Platone
Platone non parlò di Obsolescenza direttamente, occorre dunque forzare il concetto in alcune sue sfumature. Tra le sue significanze più late c'è anche quella legata al concetto di ricerca continua del migliore, aspirazione a ciò che non si possiede e a un miglioramento.
Visto in questa nuova luce, si può leggere l'amore platonico come continua ricerca del sapere, che è proprio della sola divinità, dovendo cercare ciò che gli sfugge e senza esserne mai sazio, così come l'amante.
Si cela dietro questa tensione alla conoscenza, l'intero concetto di filo-sofia, amore verso il sapere, ponendo Amore come un intermedio tra l'uomo e la divinità, definendolo, nel "Simposio", sete di bellezza e di bontà che unito ad Eros, desiderio (e non a Bellezza), porta dall'ignoranza e dal mondo sensibile, fino ad aspirare alla sapienza e al soprasensibile, che racchiude in sé la metaempirica Bellezza, giacché i greci associavano il Bene al Bello, nel noto concetto di "kalokagathia".
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