martedì 26 maggio 2020

Nell'utopia

#Step19
L'utopia retrospettiva occidentalista e orientalista






L'utopia retrospettiva è già di per sè un concetto che concerne strettamente l'OBSOLESCENZA in quanto tenta di riportare in vita qualcosa di passato e pretende che si adatti al mondo moderno (basti pensare alla restaurazione post-Napoleonica che tentava di portare indietro le lancette del tempo credendo che l'assolutismo potesse adattarsi anche all'800); tra le moderne utopie retrospettive sicuramente trova spazio la concezione di occidentalismo e orientalismo, come sostiene Massimo Campanini, Islamista, storico e traduttore, nel suo libro che tratta della politica e religione Islamica e di come in occidente si abbia una visione distorta di ciò che essa realmente è, fondamentalmente vivendo in una concezione quasi razzista per via di un'idea chiusa e retrograda come quella di occidentalismo (e dunque conseguentemente orientalismo): lo scrittore si schiera dunque a favore della necessità di svecchiare e decostruire questa visione anti-cosmopolita.
D'altro canto è l'autore stesso che ammette che il tempo di Muhammad, il profeta, non può essere il tempo presente e sottolinea che non può tornare il tempo di Solimano il magnifico, utopia retroattiva in cui è incappato l'Islam dalla fine del regno di quest'ultimo: la necessità degli ottomani di occidentalizzarsi penalizzando i sudditi orientali e le novità che si sono progressivamente fatte strada in tutto il resto del mondo e a cui l'Islam non ha saputo adattarsi lo tengono innegabilmente discostato dalla nostra cultura su certi aspetti, il che li imprigiona in uno stato di difficoltà di dialogo e proiettati verso il passato come utopia piuttosto che verso il futuro.

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Sintesi finale

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